Anche il superluce può essere riparato

«In futuro il vostro nome risplenderà sul retro»
Il prossimo anno sarà lanciato il fanale posteriore superpiatto in un unico pezzo: una delle numerose conferenze specialistiche tenute alla SAS ha fornito informazioni su questa e molte altre innovazioni nel campo dell'illuminazione dei veicoli: Christian Behrlich di Hella ha dato uno sguardo al futuro dell'illuminazione.
Timothy Pfannkuchen
Le conferenze specialistiche alla Swiss Automotive Show (SAS) durano solo 25 minuti, sono sempre concise e concise e, oltre alle conoscenze pratiche per l'officina, forniscono soprattutto informazioni di base sulla tecnologia e le tendenze. Un buon esempio è la conferenza specialistica di Hella. Lo specialista tedesco di illuminazione ed elettronica non è un nome qualsiasi nel settore dell'illuminazione automobilistica: in tutto il mondo, un'auto su tre è dotata di fari del fornitore e attore del mercato aftermarket con 126 anni di esperienza; un veicolo su quattro al mondo ha un fendinebbia e un'auto su cinque ha luci posteriori Hella. Si sta tornando a uno sviluppo completamente interno per poter servire il mercato libero prima, senza periodi di blocco, spiega Christian Behrlich, Key Account Manager di Hella.
Behrlich cita diversi esempi di innovazioni Hella nel campo dell'illuminazione. Già nota ad esempio su Mercedes o Porsche, la luce pixel SSL HD rappresenta il logico passo successivo alla luce Matrix. Invece di 500 o 1000, qui vengono controllati individualmente 30.000 punti luce. La luce pixel può, ad esempio, proiettare linee guida sulla strada, simboli di pericolo o, nel prossimo futuro, come rivela Behrlich, avvertire della presenza di un dosso, mentre l'assetto adattivo si adatta di conseguenza. È ancora possibile riparare una super luce di questo tipo, che nel frattempo è stata ridotta a un quarto delle dimensioni originali? «È più durevole, perché se 500 pixel smettono di funzionare, non succede nulla», risponde Behrlich, «e tra un paio d'anni sarà disponibile in grandi quantità e quindi in tutte le officine». Per la riparazione saranno offerti singoli moduli luminosi. Tuttavia, non si accendono semplicemente: i fari moderni, come molti altri componenti, devono essere attivati. Behrlich cita a questo proposito il Macs Remote Service di Hella Gutmann.
Anche nella parte posteriore ci sono novità: al posto delle singole unità di illuminazione posteriore a sinistra e a destra, saranno installate strisce luminose continue con LED controllabili individualmente chiamate Hella Flatlight, che saranno montate a partire dal 2026. Ciò significa che dove prima c'era una luce di stop fissa, ora è possibile programmare liberamente se deve lampeggiare un indicatore di direzione o se deve scorrere una scritta LED sul retro, anche in colori come il verde o il blu al di fuori della rigida normativa europea. «È anche possibile personalizzarlo. In futuro, ad esempio, sul retro potrà apparire un “Ciao” e il vostro nome», spiega Christian Behrlich. È inoltre in fase di sviluppo una funzione che permette alla luce di «vedere» se di notte si avvicinano altre auto e di attivare le luci di posizione solo in quel caso, risparmiando così preziosa energia elettrica.